“Sarà inaugurata domani alle 20:30 la scultura dedicata ai 50 anni del Settembre al Borgo realizzata dall’artista Gianni Pontillo. La cerimonia avrà luogo a Casertavecchia nel Largo Belvedere, lato pineta. Un’occasione unica per festeggiare e celebrare il traguardo del festival più longevo della Campania. Saranno presenti il sindaco di Caserta Carlo Marino, il direttore artistico Enzo Avitabile, il vicesindaco Emiliano Casale, l’assessore alla Cultura Enzo Battarra e l’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo.
Nota stampa (a cura di Enzo Battarra):
L’OPERA
Una stele a ricordare la storia. La scultura di Gianni Pontillo dedicata alle cinquanta edizioni del Settembre al Borgo è un monumento alla memoria ma è anche il punto di partenza per un nuovo corso. Ai piedi del Castello di Casertavecchia indica l’ingresso in un luogo sacro alla cultura, al teatro, alla musica, all’arte, alla letteratura. Nel suo sviluppo verticale l’opera celebra la felice epopea di un festival che continua a vivere, geloso del suo passato, ma al tempo stesso aperto al futuro, al mondo, all’incrocio dei linguaggi. E nella scultura si incrociano materiali antichi come il ferro e la ceramica, che uniti insieme hanno la forza della solidità metallica e l’energia del colore vivo sulla terra plasmata. Nello stemma della Città di Caserta, che in effigie porta proprio la Torre del Borgo, l’impegno di una comunità a riconoscersi nel suo festival, impegno che è congiuntamente civico, morale e culturale. Cinquanta volte Settembre al Borgo, un’infinità di racconti. Più generazioni casertane si sono confrontate con il festival, assorbendo le gesta dei miti dello spettacolo che si sono misurati sui palcoscenici incantati di Casertavecchia, brillando sotto la luna e le stelle.
Nel numero 50 il racconto fatto di formelle in sequenza come in un film, con i temi e i luoghi del Settembre al Borgo. C’è il teatro con le sue maschere, c’è la musica con gli strumenti simbolo come la chitarra, la tammorra e il sax, ci sono le arti visive fatte di pittura e di forme plastiche, ci sono i libri dei tanti spunti letterari. E poi ci sono i luoghi del festival, come la magica piazza del Duomo o l’interno della Cattedrale rappresentato dal leone stiloforo con acquasantiera. E poi c’è l’esaltazione della Civitas Casertana, la rappresentazione di una radice, il punto fermo sulle origini di tutta la comunità. Ma è lo stesso Settembre al Borgo che è entrato a far parte dell’identità della città, della sua storia, del suo scrigno di memorie. Caserta celebra e perpetua il suo straordinario festival con una stele che racconta i primi cinquanta anni di un viaggio nei territori della cultura”.