Lo apprendiamo dalla pagina Facebook di di Marianna Iorio, deputata pentastellata e membro della Commissione Cultura in Parlamento: “Nella risposta del ministero della Transizione ecologica a un’interrogazione del nostro Luigi Gallo (commissione Bilancio), viene implicitamente confermato il rischio che pezzi del Sud Italia rimangano esclusi da buona parte dei finanziamenti del Pnrr.
Nell’interrogazione viene sottolineato in particolare che i progetti presentati dagli enti territoriali sprovvisti di un Soggetto gestore affidatario per il servizio idrico integrato sarebbero stati ignorati a causa dell’interpretazione restrittiva del ministero dell’Economia e del Mite, che appunto escludeva dall’assegnazione delle risorse i progetti senza affidamento. La replica del ministro lo certifica: “occorre, al contrario, superare tutti gli ostacoli normativi e interpretativi che potrebbero allontanarci dall’assegnazione del 40% delle risorse del Pnrr al Sud Italia, prevista per legge, ma soprattutto potrebbe escludere molti territori e province che, di conseguenza, riceverebbero lo 0% di queste risorse.
È esplicita previsione della stessa Unione europea che i fondi in arrivo siano utilizzati anche per la riduzione delle diseguaglianze territoriali”. La risposta del Mite all’interrogazione testimonia ancora una volta l’urgenza di un cambio di passo. Dalla prima trance dei fondi europei sui servizi idrici sono esclusi quindi Benevento, Avellino, Caserta e i comuni che hanno gestione in house, con eccezione di Acqua Bene Comune di Napoli.